domenica 13 ottobre 2013

Chongyangjie


Iniziamo questo nuovo post con una domanda e fate ben attenzione perché la risposta non è così elementare: 9 x 2? La risposta non è 18…
Pensate che abbia mangiato troppe tortine della luna?! In effetti…
In realtà, ho usato un’operazione matematica perché oggi vorrei introdurre la festa Chóngyáng 重阳 che cade il nono giorno del nono mese lunare e, per questo, è anche conosciuta come la Festa del Doppio Nove. Ora capite il perché della complicatissima moltiplicazione!

La Chóngyángjié 重阳节 non è famosa come le altre feste tradizionali ma ciò non vuol dire che sia meno importante: infatti, nel corso dei secoli ha assunto le caratteristiche di una celebrazione tutta dedicata agli anziani tanto da essere stata ufficializzata come tale dal governo cinese nel 1989. Ed è così che in questa giornata si coinvolgono i parenti più vecchi in attività all’aperto, come picnic, gite al parco e... scalate in montagna!
Si dice che in questa giornata scalare montagne (ma, se non siete agili come degli stambecchi, vanno bene anche le colline) garantisca felicità e longevità. Non a caso il doppio nove in cinese si dice 九九 jiǔjiǔ come 久久 jiǔjiǔ, che significa appunto a lungo, longevo. Simpatico, vero?!

Comunque, se siete alla ricerca di qualche anno in più di giovinezza e siete troppo pigri per una gita sui monti, c’è sempre il piano B: potete mangiare la 重阳糕 Chóngyáng gāo (torta chongyang), anche conosciuta come torta dei fiori perché è molto colorata e può avere la forma del fiore del crisantemo. Se ne possono trovare anche a forma di pecora, che in cinese si dice 羊 yáng, stessa pronuncia del carattere 阳 yáng presente nel nome di questa festa.
Ma perché mangiare una torta sostituirebbe la faticosissima attività alpinistica? Semplice, perché in cinese “torta” 糕 gāo si pronuncia come 高 che significa “altezza” e, quindi, mangiarne una fetta garantirebbe lo stesso effetto: insomma ti gusti un buon dolce e guadagni anni di vita, due piccioni con una fava!

E se la torta chongyang non c’è? Allora, scatta il piano C: fuori i bicchieri e giù un po’ di 菊花酒 Júhuā jiǔ, vino di crisantemo dal gusto fresco e dolce che si dice migliori la vista e abbassi la pressione del sangue.
E gli astemi? Non preoccupatevi, è garantita un po’ di longevità anche a loro: due bicchieri di caldo 菊花茶 Júhuā chá, tè al crisantemo, e il gioco è fatto!

Ah, dimenticavo una cosa importante! In Italia il crisantemo ha un significato negativo perché il periodo della sua fioritura coincide con la celebrazione dei defunti ma ricordatevi che in Cina il júhuā 菊花 è simbolo di gioia, pace e vitalità!

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