venerdì 14 febbraio 2014

Qingrenjie + Yuanxiaojie


Oggi doppia festa: 
Festa delle Lanterne (Yuánxiāojié 元宵节) e San Valentino (Qíngrénjié 情人节)!!



Allora, doppi auguri a tutti! 

祝大家双节快乐!

mercoledì 12 febbraio 2014

Chunjie -parte3-

 I primi giorni della Festa della Primavera sono molto importanti: non è solo un momento di ricongiungimento e riunione ma anche di preghiera e ringraziamento.
Infatti, oltre alle preghiere e alle offerte a diverse divinità del Cielo e della Terra, l’attenzione delle famiglie è rivolta ai propri antenati: i cari defunti sono ricordati con grande rispetto perché fondamento non solo della famiglia ma anche della sua stessa fortuna e ricchezza. I vivi e i morti festeggiano insieme, onorando le generazioni passate e quelle presenti!

Dopo la preghiera i festeggiamenti della Festa di Primavera proseguono, come tradizione vuole, con un banchetto pieno di tante cose buone, sfiziose e soprattutto fortunate!
Le cene durante la Chunjie sono più ricche e abbondanti rispetto alle altre feste e i piatti hanno nomi che richiamano la prosperità  (come il “pesce” 鱼omofono di 余che significa “abbondanza”) ed esprimono l’augurio di buona fortuna per l’anno successivo.
Molti cibi vengono preparati lasciando gli ingredienti interi per assicurare alla famiglia integrità e perfezione e, addirittura, usare il coltello è considerato un gesto sfortunato in quanto potrebbe “tagliare” la buona sorte della famiglia.

A proposito di “tabù”, ce ne sono altri che vale la pena ricordare: durante la vigilia della Chunjie quando si parla, per esempio, non si devono utilizzare parole “sfortunate” che fanno riferimento a disgrazie o alla morte (non pronunciate la parola “quattro”, per carità!) e le storie di fantasmi non sono per niente gradite. Tutti i debiti vanno pagati perché si rischia di averne il doppio l’anno successivo, non si devono rompere oggetti e durante il primo giorno lunare non vanno né lavati né tagliati i capelli perché vorrebbe dire lavar via o recidere tutta la buona fortuna!
Io sono della filosofia “non è vero, ma ci credo”…

 Dopo essersi rimpinzati di cibo, fortuna e degli immancabili ravioli (i famosi  jiāozi 交子) arriva il momento più bello per i giovani: infatti gli adulti regalano ai piccoli le hóngbāo 红包, delle buste rosse contenenti dei soldi! 
Ci sono molte storie che spiegano la nascita di questa usanza e, sicuramente, la più comune è quella legata a Suì 祟, uno spirito malvagio tutto nero  ma con le mani bianche.

Si narra che in tempi antichi durante la vigilia della Festa di Primavera Sui si materializzasse per toccare la fronte dei bambini causando loro malattie. L’unica soluzione era “rimanere svegli per tutta la notte della vigilia”, “shǒusuì 守岁”. Due genitori decisero di tenere sveglio il proprio figlio facendolo giocare con delle monete di rame avvolte nella carta rossa, colore fortunato e in grado di allontanare gli spiriti malvagi. Ma ben presto tutti quanti iniziarono ad avere sonno e non poterono fare a meno di andare a letto. I genitori ebbero un’idea: misero dietro al cuscino del figlio la monete avvolte nella carta rossa.
Sui arrivò puntuale, avvicinò la sua mano bianca alla fronte del bambino ma improvvisamente fu incuriosito dalla busta lì vicino … quando la aprì.  le monete luccicarono e lo spavento fu tale che scappò via. La voce si sparse velocemente e tutti iniziarono ad avvolgere le monete che da quella volta furono soprannominate yāsuìqián 压 祟 钱, “le monete per sopprimere Sui”. 


Non importa se, quando ricevete la busta rossa, siete già trentenni: agli occhi di chi ve la regala siete comunque più giovani! Ma non fatevi prendere dalla sindrome di Peter Pan perché, prima o poi, sarete voi a doverle regalare a quelli più piccoli di voi!

 




lunedì 10 febbraio 2014

Un anno e non sentirlo


E' l'anno del cavallo ma oggi festeggiamo il maiale. Perché?!
Ma perché oggi NSDM compie un anno di vita! 

Continuate a seguirci, abbiamo ancora molto da raccontarvi! 

Grazie a tutti!!!


lunedì 3 febbraio 2014

Chunjie -parte2-

Come abbiamo già accennato, la Festa di Primavera è il momento dell’anno più importante e sentito perché la famiglia si riunisce per stare insieme, proprio come il Natale da noi.
Non importa se si vive lontano dai propri cari: anche se ci sono centinaia di chilometri di distanza, studenti e lavoratori “combattono” nelle stazioni per accaparrarsi un biglietto del treno o dell’autobus per far ritorno a casa comodamente seduti. Il rischio è farsi un lungo viaggio accovacciato su uno sgabellino pieghevole o, peggio, in piedi.
In questo periodo dell’anno viaggiare è un’impresa davvero ardua ed è sempre meglio prendersi un largo anticipo. Da circa quindici giorni prima dell’inizio della celebrazione del Capodanno cinese e per quasi un mese, migliaia di persone si spostano dalle grandi metropoli alle piccole città nell’entroterra: questo fenomeno è considerato la più grande migrazione umana che avviene puntualmente ogni anno. Per l’intensità e la concentrazione del traffico turistico, si fa riferimento a questo periodo utilizzando il termine chūnyùn 春运, dove il carattere chūn 春 significa “primavera” (lo stesso in 春节 Chūnjié) e  yùn 运significa “movimento” ma anche “fortuna”…
Ditelo a chi è rimasto a terra!

Far visita alla propria famiglia può mettere a dura prova i nervi più saldi ma alla fine chi ce la fa ad arrivare in tempo può godere dei festeggiamenti dall’inizio alla fine: la festa è davvero lunga e ci sono tantissime cose da fare. Iniziamo?

La festa in realtà inizia l’ultimo giorno dell’ultimo mese lunare, la vigilia prima del nuovo anno: le case vengono pulite a fondo dentro e fuori per scacciare tutto ciò che può essere rimasto di negativo dell’anno precedente. Porte, battenti e muri vengono decorati con i poster del nuovo anno (niánhuà 年画), rigorosamente rossi, che riportano i disegni dei guardiani divini delle porte (ménshén 门神), decorati con distici di buon augurio (chūnlián 春联) e animali propizi come il pipistrello ( 蝠) la cui pronuncia è la stessa di quella del carattere più fortunato dell’est: 福, “felicità, fortuna”.
Se trovate quest’ultimo capovolto, non andate a schernire i padroni di casa perché fareste una pessima figura: infatti, il dàofú 倒福, letteralmente “fortuna rovesciata”, ha la stessa pronuncia di dàofú 到福, cioè “arriva la fortuna”!
I più poetici dicono che rovesciare il fu faccia sì che la fortuna espressa dal carattere non vada in cielo ma rimanga sulla terra. Quanti ne appenderete?