mercoledì 12 febbraio 2014

Chunjie -parte3-

 I primi giorni della Festa della Primavera sono molto importanti: non è solo un momento di ricongiungimento e riunione ma anche di preghiera e ringraziamento.
Infatti, oltre alle preghiere e alle offerte a diverse divinità del Cielo e della Terra, l’attenzione delle famiglie è rivolta ai propri antenati: i cari defunti sono ricordati con grande rispetto perché fondamento non solo della famiglia ma anche della sua stessa fortuna e ricchezza. I vivi e i morti festeggiano insieme, onorando le generazioni passate e quelle presenti!

Dopo la preghiera i festeggiamenti della Festa di Primavera proseguono, come tradizione vuole, con un banchetto pieno di tante cose buone, sfiziose e soprattutto fortunate!
Le cene durante la Chunjie sono più ricche e abbondanti rispetto alle altre feste e i piatti hanno nomi che richiamano la prosperità  (come il “pesce” 鱼omofono di 余che significa “abbondanza”) ed esprimono l’augurio di buona fortuna per l’anno successivo.
Molti cibi vengono preparati lasciando gli ingredienti interi per assicurare alla famiglia integrità e perfezione e, addirittura, usare il coltello è considerato un gesto sfortunato in quanto potrebbe “tagliare” la buona sorte della famiglia.

A proposito di “tabù”, ce ne sono altri che vale la pena ricordare: durante la vigilia della Chunjie quando si parla, per esempio, non si devono utilizzare parole “sfortunate” che fanno riferimento a disgrazie o alla morte (non pronunciate la parola “quattro”, per carità!) e le storie di fantasmi non sono per niente gradite. Tutti i debiti vanno pagati perché si rischia di averne il doppio l’anno successivo, non si devono rompere oggetti e durante il primo giorno lunare non vanno né lavati né tagliati i capelli perché vorrebbe dire lavar via o recidere tutta la buona fortuna!
Io sono della filosofia “non è vero, ma ci credo”…

 Dopo essersi rimpinzati di cibo, fortuna e degli immancabili ravioli (i famosi  jiāozi 交子) arriva il momento più bello per i giovani: infatti gli adulti regalano ai piccoli le hóngbāo 红包, delle buste rosse contenenti dei soldi! 
Ci sono molte storie che spiegano la nascita di questa usanza e, sicuramente, la più comune è quella legata a Suì 祟, uno spirito malvagio tutto nero  ma con le mani bianche.

Si narra che in tempi antichi durante la vigilia della Festa di Primavera Sui si materializzasse per toccare la fronte dei bambini causando loro malattie. L’unica soluzione era “rimanere svegli per tutta la notte della vigilia”, “shǒusuì 守岁”. Due genitori decisero di tenere sveglio il proprio figlio facendolo giocare con delle monete di rame avvolte nella carta rossa, colore fortunato e in grado di allontanare gli spiriti malvagi. Ma ben presto tutti quanti iniziarono ad avere sonno e non poterono fare a meno di andare a letto. I genitori ebbero un’idea: misero dietro al cuscino del figlio la monete avvolte nella carta rossa.
Sui arrivò puntuale, avvicinò la sua mano bianca alla fronte del bambino ma improvvisamente fu incuriosito dalla busta lì vicino … quando la aprì.  le monete luccicarono e lo spavento fu tale che scappò via. La voce si sparse velocemente e tutti iniziarono ad avvolgere le monete che da quella volta furono soprannominate yāsuìqián 压 祟 钱, “le monete per sopprimere Sui”. 


Non importa se, quando ricevete la busta rossa, siete già trentenni: agli occhi di chi ve la regala siete comunque più giovani! Ma non fatevi prendere dalla sindrome di Peter Pan perché, prima o poi, sarete voi a doverle regalare a quelli più piccoli di voi!

 




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