mercoledì 20 marzo 2013

Il dizionario di Marco


大家好! Se vi siete persi tra i caratteri cinesi presenti in Nsdm, fate un salto nella nuova pagina "Il dizionario di Marco"! 

Marco è un ragazzo italo – cinese ma non conosce assolutamente la lingua cinese. A poco a poco imparerà qualche parola, soprattutto grazie ai racconti e agli insegnamenti della nonna Nainai.

Nei post e nelle tavole di Nsdm sono presenti molti caratteri cinesi e così, per venire incontro a chi non li conosce, abbiamo deciso di scrivere un piccolo dizionario che sicuramente vi sarà d’aiuto!

mercoledì 13 marzo 2013

Longtaitoujie e il drago


Vi abbiamo lasciati pochi giorni fa tra le calde e morbide piume di Zhuque, la Fenice del Sud, stupendamente realizzata da Sara, ora però è giusto dar spazio all’altra metà della mela, lo yang, l’energia maschile: il drago!
 Quando sento parlare di draghi mi si illuminano gli occhi e la mia mente ripercorre i molti racconti nei quali questi enormi rettili alati compaiono come protagonisti, come spalle degli eroi o come pericolosi nemici da abbattere. A chi non piacciono i draghi? Chi da piccolo non ha sognato di cavalcarne uno, sfrecciando tra le nuvole e sfidando altri cavalieri in cieli neri carichi di elettricità?
 Se a noi occidentali piacciono così tanto, quanto credete che possano piacere ad un popolo con più di un miliardo di persone che da millenni si autodefiniscono 龙的傳人lóngdechuánrén “i discendenti del dragone”? Vi dico solo che nell’anno del drago si registra sempre un incremento delle nascite (il cosiddetto “Dragon Baby Boom”) perché un figlio nato sotto questo segno sarà destinato ad una vita molto fortunata. E se il bambino non nasce in quell’anno, ci si augura comunque che “possa diventare un drago” (望子成龍 wàngzǐchénglóng), ossia possa avere un futuro brillante e felice.

Nel post precedente abbiamo già accennato ad alcune sue caratteristiche: sono talmente tante e varie che elencarle tutte prenderebbe troppo spazio e forse vi annoiereste! Il drago originariamente era rappresentato con parti del corpo prese a prestito da diversi animali: le corna del cervo e le orecchie del bue, gli occhi e i “baffi” del gambero di fiume, il corpo coperto da squame di pesce, il corpo serpentino e zampe di tigre che sfoderano artigli d’aquila. Come la fenice anche il drago rientra nella concezione taoista che elementi diversi possano convivere armoniosamente senza che uno prevalga sugli altri. Ma c’è una cosa che lo differenzia: ha il controllo sulle forze della natura, in particolare sull’acqua in tutte le sue forme, piogge o fiumi che siano.
 Non a caso nello zodiaco cinese, in cui a ciascuno degli animali zodiacali è associato una parte del giorno (ventiquattro ore divise tra i dodici), il dragone fa da padrone dalle ore 7 alle 9 del mattino, momento in cui cavalca la nebbia mattutina per sollevarsi in volo al di sopra delle nuvole.
 Ed è proprio questa sua caratteristica che ci porta a parlare della festa che oggi si celebra in Cina: 头节 Lóngtáitóujiē (o 春龙节chūnlóngjiē), letteralmente la Festa del drago che solleva la testa (o Festa del drago della primavera). Come recita un vecchio detto cinese: “二月二龙抬头”  Èr yuè èr, lóng táitóu, “il secondo giorno del secondo mese lunare, il drago solleva la testa”, si desta e porta la primavera con le prime piogge.

La Longtaitoujie è una festa che affonda le sue origini nelle tradizioni rurali legate all'alternarsi delle stagioni e sopravvive ancora oggi nonostante molte delle sue antiche usanze stiano scomparendo. Come suggerisce il nome, questa giornata è dedicata alla figura del drago, ritenuto il portatore delle prime piogge vitali per campi coltivati e necessarie per i futuri raccolti, soprattutto nelle province dell’entroterra cinese dove la terra è più secca e bisognosa d’acqua. E proprio in queste zone alcuni piatti cambiano momentaneamente nome in onore del drago: i ravioli bolliti 水饺 shuǐjiǎvengono chiamati “orecchie di drago” 龙耳 lóngěr;  le focacce primavera 春饼 chūnbǐng, “scaglie di drago” 龙鳞 lónglín; gli spaghetti 面条 miàntiáo, “baffi di drago” 龙须面 lóngxūmiàn; i ravioli in brodo 馄饨 húntun (meglio conosciuti come wanton), “occhi di drago” 龙眼 lóngyǎn. Oltre a queste semplici ma gustose pietanze, nel nord della Cina si usa anche arrostire fagioli e semi di melone o si preparano i pop-corn (scopriremo il motivo la prossima settimana). Che fame, ragazzi!
E visto che si festeggia il rinnovamento portato dal drago, oggi molti cinesi, soprattutto i più piccoli (malvolentieri), faranno una capatina dal barbiere per tagliarsi i capelli come buon auspicio per un nuovo inizio. In fin dei conti il rinnovamento inizia sempre dalla testa (从头开始 cóngtóu kāishǐ )!

Non mi resta che salutarvi e ricordarvi di seguirci perché la prossima settimana Nainai racconterà al piccolo Marco e a noi lettori una storia dedicata alla Longtaitoujie.
Che il drago sollevi la testa!88






venerdì 8 marzo 2013

Funüjie e la fenice

大家好!
Tra qualche giorno Nsdm compirà un mese di vita e per festeggiare l’evento (ed augurare al neonato blog tanta fortuna) dedicheremo le prossime settimane a due celebri figure della mitologia cinese: la fenice e il drago.
In Cina le immagini di questi due animali fantastici si possono trovare intagliate, scolpite, dipinte o cucite su diversi oggetti, da quelli antichi a quelli moderni di uso quotidiano, in quanto simboli di prosperità e armonia. 
Il motivo per cui il popolo cinese è affezionato al drago e alla fenice risale a molti secoli fa. Infatti, tutti e due gli animali erano legati alla figura del potere imperiale: da una parte l’apparizione di una fenice nel cielo in corrispondenza dell’ascesa di un nuovo sovrano era presagio di un lungo periodo di felicità e ricchezza per tutto il Paese, dall’altra il drago fin dalle primissime dinastie rappresentava l’imperatore stesso, il quale assumeva il titolo 真龍天子 zhēnlóng tiānzi, letteralmente “Il vero Drago, Figlio del Cielo”. Successivamente la fenice divenne l’emblema dell’imperatrice e, così, questi due esseri mitologici divennero rispettivamente simboli dell’energia maschile e dell’energia femminile, del sole e della luna, dello yáng e dello yīn .
Quando i due s’incontrano la fortuna e la felicità non può che essere duplicata ed ancora oggi quest’unione “magica” viene ricordata graficamente da alcuni chéngyǔ (cioè espressioni idiomatiche o proverbiali cinesi spesso composte da quattro caratteri) nei quali, appunto, appaiono insieme i caratteri di drago 龙 lóng e di fenice 凤 fèng. Ecco qualche esempio:

龙凤呈祥 lóngfèngchéngxiáng è un augurio di grandissima felicità;
龙章凤姿 lóngzhāngfèngzī  indica una persona dall’aspetto nobile e bello;
龙飞凤舞 lóngfēifèngwǔ (lett. “Il drago vola, la fenice danza”) come l’immagine suggerita dai caratteri, indica uno stile di scrittura corsiva molto elegante e dai tratti vivi;
龙跃凤鸣 lóngyuèfèngmíng (lett. “il drago spicca un salto, la fenice canta”) indica una persona brillante e talentuosa;
龙凤相配 lóngfèngxiāngpèi indica l’unione armoniosa dei due spiriti, ossia il matrimonio.

Insomma, i due godono di un’ottima reputazione in Cina ed avere un drago e una fenice come figli è un buon auspicio. Immagino che vi stiate chiedendo come sia possibile una cosa del genere! E’ il caso dei 龙凤胞 lóngfèngbāo, cioè dei “ gemelli drago-fenice”: in tutte le famiglie cinesi i figli sono da sempre considerati una benedizione e, se i bambini in considerazione sono due, gemelli e di sesso opposto, allora la fortuna che spetterà all’intera famiglia sarà enorme. Altro che “auguri e figli maschi” … “auguri e draghetti e fenicette”! 

 Potremmo veramente sbizzarrirci ad elencare le numerose qualità da loro simboleggiate: se il drago rappresenta, giusto per fare qualche esempio, il potere, la saggezza e la buona sorte, la fenice oltre a rappresentare virtù come la grazia, la gentilezza e la rettitudine, racchiude nella sua figura diversi elementi. Infatti originariamente era spesso immaginata come una commistione di diversi uccelli: la testa di rondine con un becco da gallo, il corpo dell’oca, le zampe della gru e la coda del pavone. Inoltre ogni parte del suo corpo aggraziato rappresentava un elemento dell’universo: la testa, il cielo; le lunghe zampe, la Terra; l’ampio dorso, la Luna; gli occhi luminosi, il Sole; la coda con le sue penne, i diversi pianeti.

Nei prossimi giorni torneremo sulla figura del drago, soprattutto in occasione della 头节 Lóngtáitóujiē o Dragon Head Raising Day, però questa giornata la vogliamo dedicare alla fenice perché proprio oggi sia in Italia che in Cina (come in quasi tutto il mondo) si celebra la Festa delle donne (in cinese 妇女节Fùnǚjié) e così cogliamo l’occasione per introdurre un nuovo personaggio:  朱雀 Zhūquè, la Fenice del Sud, che racchiude in sé tutte le qualità femminili! Zhūquè farà di nuovo la sua comparsa nei cieli di Nsdm prossimamente! Per ora 妇女节快乐 e 88


                        红凤凰, 黄凤凰, 粉红凤凰, 粉凤凰飞