venerdì 31 gennaio 2014

Chunjie -parte1-

Buon anno a tutti, soprattutto a quelli nati nel segno del cavallo: è il vostro anno!

Oggi è iniziata la Festa di Primavera (春节Chūnjié), il più importante evento per i cinesi.
Festeggeremo questo nuovo anno lunare con tantissime curiosità e, per celebrarla alla grande, nei prossimi giorni vi racconteremo il mito dietro alla Chunjie e una storia dedicata al cavallo, la star del 2014!
Direi di iniziare subito: saliamo sui nostri destrieri nuovi di pacca e lanciamoci a capofitto nei festeggiamenti della Festa di Primavera che durerà quindici giorni. Giusto un consiglio: occhio ai petardi!

Visto che ogni anno porta con sé un animale, oggi parleremo dei segni zodiacali cinesi.

Come sapete, ogni anno lunare è dedicato ad un animale ben preciso per via di una corsa che avvenne molti secoli fa (Intro NSDM).
Ciascun animale ha delle caratteristiche uniche e delle caratteristiche che sono condivise da altri due animali. Giusto per fare chiarezza: dodici animali divisi in quattro gruppi da tre … serve la prova del 9?

Il primo gruppo è formato dal topo, dal drago e dalla scimmia, tre tipini belli forti ed intelligenti: la competizione per loro è all’ordine del giorno e sono sempre bravi a raggiungere i loro obiettivi, anche se questo significa schiacciare qualche piede. Hanno in mente grandi progetti che portano avanti con tutte le loro forze ma a volte i loro piani non vanno proprio come avevano pensato…

Il secondo gruppo comprende il bue, il serpente e il gallo: il primo ara i campi, il secondo scivola veloce nell’erba e il terzo … beh, il terzo becca i chicchi per terra. Non fraintendetemi: anche quello è un lavoro funzionale! Questi animali sono dei gran lavoratori e pensatori:  piano, piano raggiungono sempre i loro obiettivi.

Il terzo gruppo è composto dalla tigre, dal cavallo e dal cane: tutti e tre dallo spirito libero, sono molto pratici, non si fermano mai e sanno godere dei propri successi, a volte cadendo nell’egocentrismo. Ahi, ahi!

Infine il quarto gruppo: la capra, il cavolo e il lupo …  no, aspettate un attimo… quella è un’altra storia!

Il quarto gruppo include la pecora, il coniglio e il maiale (yeah!). Che dire… è il più hippy di tutti!
Ipotizziamo la costruzione di una casa. Se, teoricamente, il primo gruppo è quello che finanzierebbe la sua costruzione, il secondo la costruirebbe e il terzo la manterrebbe, il quarto invece è quello che la renderebbe bella ed armoniosa attraverso l’arte e la musica, in totale relax e senza troppi pensieri. Peace&Love.

Se non vi rispecchiate in qualcosa, non preoccupatevi: magari non avete preso in considerazione gli altri vostri animali! Infatti sia l’anno che il giorno sono suddivisi in dodici parti cosicché ciascuno di noi in base alla nascita ha anche un animale “interiore” e un animale “segreto”. Non è finita qui! Dovreste tenere conto anche dei cinque elementi (legno, fuoco, terra, metallo ed acqua) e dello yin/yang … Insomma, trovare i propri animali non è impresa facile!





giovedì 23 gennaio 2014

Jizaojie

Ciao a tutti e ben ritrovati su NSDM!

Come molti sanno tra poco più di una settimana inizierà il nuovo anno lunare con il “primo giorno del grande anno” (大年初一Dà Nián Chūyī) ma forse non tutti sanno che oggi si festeggia l'ultima parte dell'anno (小年 xiǎonián, letteralmente “piccolo anno”), conosciuto anche come Jìzàojié 祭灶节 ("Festa del dio della cucina"), giorno dedicato a 灶君 Zàojūn (o 灶王 Zàowang), appunto “il dio della cucina”.  

Ovviamente non stiamo parlando di uno di quei personaggi televisivi che si danno battaglia sui fornelli a suon di ricette assurde ed impiattamenti stilosi ma di un immortale che secondo il mito vive nella cucina di casa e controlla il comportamento di ciascuna famiglia.


Riflettendoci bene, è un po' inquietante pensare che ci sia uno sconosciuto che si aggira a casa e per di più ci spia … ma vi do due buone notizie: in realtà Zao Jun è un'entità benigna e si dice che viva nelle stufe. Cosa? Avete una stufa?! Allora aggiungete un posto a tavola ...

A parte gli scherzi, nelle cucine delle vecchie case cinesi era solita esserci una grossa stufa fatta di mattoni, costruita direttamente sul pavimento e attaccata per un lato al muro dove era presente anche un piccola nicchia per gli incensi e le offerte a Zao Jun.
Ma perché la stufa è così importante?


Nella società antica la stufa era considerata un elemento fondamentale in quanto indispensabile per la vita quotidiana: intorno ad essa si svolgevano le attività del nucleo familiare (un vero e proprio focolare domestico) e nel tempo assunse sempre più importanza sociale, divenendo simbolo della famiglia e  della sua “anima”.
Così, da lì Zao Jun sorveglia il comportamento della famiglia e alla fine di ogni anno va in Cielo a presentare un resoconto all'Imperatore di Giada: se questa si è comportata bene, garantirà pace e armonia oppure … sono guai!
Ma come arriva in Cielo se è nascosto in cucina?

La sera del ventitreesimo giorno solitamente le famiglie pregano (祭灶祈福 jìzàoqífú) e per facilitare la sua ascesa al Cielo bruciano la sua immagine con quella di un cavallo: questa pratica permetterebbe di liberare il suo spirito che così può raggiungere più velocemente il Cielo. 
In alcune aree della Cina ci sono altre usanze particolari: per esempio, per garantirgli un viaggio sicuro si brucia anche della paglia e dei soldi finti (元宝 yuánbǎo ) e a simboleggiare la sua cavalcata si lanciano fagioli sul tetto.  
Inoltre per riempirgli la pancia prima del lungo viaggio, le famiglie gli offrono dello zucchero (灶糖 zàotáng), dolcetti (火烧 huǒshāo) e frutta.
E non finisce qui!
Infatti tradizione vuole che si metta nella sua bocca del riso glutinoso e miele perché possa riferire all'Imperatore di Giada solo cose buone e dolci o (per chi vuole pensarla malignamente) perché abbia la bocca piena e impastata da non poter proferir parola. 
Con l'anno nuovo, dopo il suo viaggetto, una nuova immagine verrà appesa e si ridarà il benvenuto a casa a Zao Jun che contraccambierà proteggendo tutta la famiglia per un altro anno … se non è stato trattato male!

Se siete curiosi di sapere come Zao Jun è finito nella stufa ed è diventato immortale, seguiteci perché fra qualche giorno la nostra cara nonnina cinese Nainai ci racconterà proprio la sua storia!88



mercoledì 8 gennaio 2014

Labajie

Buon nuovo anno solare a tutti!

Come promesso, torniamo dopo le abbuffate festive belli carichi non solo di ciccia ma anche di idee e storie nuove. L’Epifania tutte le feste ha portato via ma non in Cina: infatti oggi si festeggia la festa tradizionale Làbā (腊八节), una delle ultime feste prima che inizi il nuovo anno lunare con la lunga Festa della Primavera.

Il nome Laba deriva dal fatto che la festa cade l’ottavo giorno (八 significa otto) del dodicesimo mese lunare, detto anche làyuè 腊 月. Quest’anno coincide con l’ottavo giorno del primo mese solare ma è solo un caso perché  nel 2013 è stata il 19 gennaio e nel 2015 cadrà il 27 dello stesso mese.

A differenza di altre feste cinesi più importanti e radicate nella cultura cinese, la ricorrenza Laba viene celebrata soprattutto a nord e non spicca per particolari rituali o attività però, come tutte, ha una caratteristica che la contraddistingue: la 腊 八 粥 làbāzhōu, una zuppa fatta in genere di riso, zucchero, fagioli, frutta secca (noci, castagne , mandorle, etc.), semi di melone, semi di loto e così via. Normalmente vengono scelti otto ingredienti o “tesori”e per questo motivo viene anche chiamata bābǎozhōu 八 宝 粥 “zuppa otto tesori”. La zuppa laba è molto popolare ed esistono centinaia di varianti ma, in un modo o in un altro, rimane un piatto molto nutriente e gustoso, soprattutto se mangiato in una fredda giornata invernale.
   
Riguardo le origini di questa festività esistono diverse versioni e quella più comune ci farà fare un salto di più di duemila anni indietro nel tempo ad incontrare una figura molto famosa in tutto il mondo: nientedimeno che Shakyamuni, a molti noto come Siddharta.
Siddharta  Gautama, principe della dinastia Shakya, aveva tutto quello poteva desiderare: un palazzo, comodità e ricchezze donate dal padre. Un giorno però fu preso da una profonda inquietudine interiore e decise di scoprire il mondo oltre le mura della reggia. Si scontrò con la crudezza della realtà e vide con i propri occhi la sofferenza degli uomini. Turbato, lasciò la sua vita regale e per sei lunghi anni intraprese un percorso ascetico alla ricerca dell’illuminazione, divenendo prima “Shakyamuni” (“il saggio degli Shakya”) e poi, dopo aver raggiunto il grande risveglio, il “buddha” o “il risvegliato”.

A questo punto vi chiederete cosa c’entra la festa Laba ... Ebbene, Shakyamuni in quei lunghi anni di meditazione sotto l’Albero della Bodhi digiunò e raggiunse l’illuminazione l’ottavo giorno del dodicesimo mese lunare (per alcuni il quinto), giorno in cui gli venne offerta una ciotola di zuppa di riso. Così oggi lo si commemora preparando e mangiando la zuppa Laba e in molti templi buddhisti viene offerta ai visitatori.

Oltre a questo piatto, ce n’è uno molto particolare: l’aglio laba, 腊 八 蒜 làbāsuàn.La tradizione vuole che si mettano gli spicchi d’aglio (quelli con la buccia rosa) nell’aceto di riso con un po’ di zucchero per un paio di settimane: l’aglio diventerà di un bel verde e assumerà una consistenza croccante, ideali da mangiare insieme ai ravioli durante il Capodanno cinese, magari accompagnati da un buon bicchiere di vino laba (腊八酒 làbājiǔ). L’aglio laba, anche se potrebbe far storcere il naso ad alcuni (non il vostro ma di quelli che sentono il vostro alito), è ricco di antiossidanti, aiuta a tenere bassi i livelli dei grassi e mantiene nella norma i livelli del colesterolo … sarebbe proprio un ottimo rimedio per le nostre abbuffate natalizie!