lunedì 13 maggio 2013

Il pesce e la gallina -Parte 2-


   A: Ora vorrei addentrarmi nella cultura della vostra famiglia e nella vostra percezione della cultura d’origine dei vostri genitori. Per esempio, quali ricordi vi hanno trasmesso i vostri genitori? 
M.L.: I miei spesso mi dicevano che la scuola in Cina ai loro tempi era molto impegnativa e studiavano molto di più; poi non c’erano i mezzi ed erano più poveri ma allo stesso tempo si divertivano con poco: bastava una palla, una corda o un jianzi per divertirsi. Si svegliavano presto per andare a scuola e la vita era più semplice, anche se le condizioni erano peggiori.
M.Z.: I miei mi dicevano che avevano iniziato a lavorare fin da quando erano piccolissimi, circa a 14-15 anni, e che dovevano svegliarsi molto presto per andare sulle colline a raccogliere la legna.
Y.O.: Più o meno le stesse cose. Mi dicevano che loro erano più sfortunati di noi e che, essendo nati qui in Italia, stiamo certamente meglio di loro alla nostra età.
G.N.: Parlo solo di mio papà perché mia mamma è vietnamita. Lui ha iniziato a lavorare a 12 anni in un ristorante per imparare a fare il cuoco, mestiere che fa tutt’ora. C’è un suo ricordo che mi è rimasto impresso: da piccolo aveva come animale da compagnia una scimmia … che dopo è morta …
M.H.: I miei, come i loro genitori, dicono che noi siamo più fortunati di loro perché ai loro tempi in Cina c’era più povertà e dovevano lavorare perché non avevano la fortuna di studiare come noi adesso. E spesso mi dicono: “Io a vent’anni già lavoravo, tu cosa aspetti? ...” e cose del genere.
A: Anche i genitori italiani … tutto il mondo è paese! 
Passiamo ad un’altra domanda: come vivete le vostre radici cinesi? Avete mai avuto un rifiuto della cultura cinese e/o italiana?
M.L.: Tipo sputare per terra?! Beh sì, questo può essere rifiutato! (ride) 
A parte gli scherzi, il problema non è rifiutare la cultura cinese perché, personalmente, non ne so molto e non penso di avere una vera cultura cinese. Certo, posso dire che mi piace mangiare gli zòngzi 粽子 o un altro piatto cinese perché a casa mangio cinese e quindi ne so, ma non vado a esprimere un pensiero su altri aspetti della cultura cinese perché non li conosco.
M.H.: Esatto! noi siamo nate qui e non abbiamo una vera mentalità cinese. Non si tratta di un rifiuto … Per esempio, sai quando cadono alcune festività cinesi ma non ti tocca più di tanto; invece le feste occidentali, come il Natale, le viviamo in modo diverso perché siamo cresciute in Italia.
M.Z.: Io da piccola rifiutavo di mangiare certi cibi, tipo il formaggio perché non ero abituata. Poi, andando a scuola e mangiando in mensa, è diventata una cosa normale e adesso lo mangio senza problemi.
A: Visto che parlando sono uscite fuori le festività cinesi e visto che le stiamo affrontando proprio nel blog Nsdm, la curiosità mi porta a chiedervi questa cosa: voi le festeggiate tutte?
M.L.: No, nessuna. Nemmeno il Capodanno Cinese, che è tra le più importanti!
Y.O.: Io invece … faccio doppia festa! Per esempio, mia mamma ha sempre avuto l’abitudine di fare il rito degli antenati: quando c’è la festa della luna, a casa mia si prepara tutto, si accendono gli incensi, si porgono gli omaggi agli antenati ma allo stesso tempo festeggio il Natale. Poi mi sono accorta che tante cose le faccio in automatico e ho capito che erano cinesi solo quando le ho studiate all’università …
G.N.: Io le festeggio perché ho dei parenti qui in Italia che vengono a trovarci e così qualcosa facciamo. Non solo feste ma anche riti: per esempio quando ci trasferiamo in una casa nuova, mio padre ci fa superare il fuoco …
Io: Wow! Non è pericoloso?
G.N.: Ah, ah! Non è nulla di pericoloso: è una bacinella con del carbone acceso e …
M.Z.: E’ vero! L’ho visto fare nei telefilm cinesi! Per esempio quando un detenuto esce di prigione, prima di entrare in casa, i familiari mettono questa bacinella con il fuoco acceso all'ingresso e la persona la deve superare (basta alzare la gamba) in modo tale che tutti gli spiriti maligni che ti porti dietro vengano bruciati e poi devi essere lavato con dell’acqua che è stata precedentemente bollita con delle foglie di pomelo (柚子叶 yòuzi yè). E' una sorta di purificazione.
Y.O.: Sempre parlando di “riti”, da piccola mi è successo di continuare a fare degli incubi con delle streghe che volevano farmi del male e una sera è capitato che ci fossero in camera con me anche mio fratello e mia cugina e anche loro avevano sognato la stessa cosa. Mio nonno si preoccupò e scrisse su un foglio rosso dei caratteri, una sorta di formula per scacciare gli spiriti e le negatività. Un’altra cosa simile è successa quando mi sono trasferita in casa nuova: mia mamma ha “benedetto” i quattro angoli della casa … poi non parliamo di tutta la pratica del fēngshui 风水 , secondo cui certi oggetti devono essere posizionati in un determinato luogo. Per esempio uno specchio e una finestra non dovrebbero essere l’uno di fronte all’altro, oppure il letto deve essere posizionato in modo tale che si riesca a vedere la persona che entra in camera … a me ha girato il letto proprio per questo motivo!
A: Allora quando torno a casa, sposto tutti i mobili …
Y.O.: Eh, eh! Se la casa è fatta in un certo modo, non puoi certo cambiarla o stravolgerla per il fengshui ... Comunque tutt’oggi quando mia mamma esegue dei riti tradizionali, io la seguo nonostante sia battezzata: è stata proprio lei a mandarmi a catechismo perché desiderava che mi integrassi con gli altri bambini con cui andavo a scuola. A pensarci bene, sono proprio un misto della cultura cinese e di quella italiana!
M.Z.: A proposito dei sogni mi è venuto in mente un fatto che è successo a mia mamma: aveva sognato di perdere un dente e questo nella cultura cinese significa che presto una persona che conosci o a te cara morirà e, poco tempo dopo, suo nonno è morto.  
A: Potrebbe essere solo una coincidenza …
M.Z.: Certo. Rimane che mia madre è molto superstiziosa e la superstizione fa parte della cultura cinese.
Y.O: Anche io sono superstiziosa e questo l’ho “ereditato” da mia mamma. Io sono veramente un caso particolare … potresti fare un blog solo sulla mia vita! (ride)
Comunque, a proposito di credenze e superstizioni, mia mamma diceva che, se per esempio ti batte l’occhio, non è lo stress ma ha un significato ben preciso …
M.Z.: 左眼跳財,右眼跳災  zuǒyǎn tiàocái, yòuyǎn tiào zāi! Cioè se ti batte quello sinistro ti succederà qualcosa di bello ma, se ti batte quello destro, ti accadrà qualcosa spiacevole.
M.L.: Infatti, quando Y.O. mi dice: “Mi batte l’occhio … ” inizio a preoccuparmi! (ride).
G.N.: Io qua non sono abituata a seguire certi riti ma una volta sono tornata ad Hong Kong per il funerale di mio nonno e là in tre mesi ho dovuto seguire tantissime cose. Lo facevo più per rispetto che altro, soprattutto verso tutti i miei parenti …
Y.O.: Io l’ho fatto qui in Italia. Quando è morto mio nonno, ho seguito il rito alla cinese e così per il funerale ci siamo vestiti di bianco (il colore del lutto), avevo dovuto mettere sulla fronte una fascia bianca con un punto rosso e poi tutti dovevamo seguire il carro funebre in un determinato ordine: prima il figlio maggiore maschio (mio padre) con la sua famiglia, poi la figlia più grande (sua sorella) e così via.
(Nel frattempo sorseggiamo il nostro spritz e assaggiamo dei buonissimi taralli portati direttamente dalla Puglia da un’amica di MZ)
                                                      [Continua…]                                                                                                                                                            

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